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L'altra faccia della filosofia: 
arte e teatro a servizio del Festival
 ad Ischia

L'altra faccia della filosofia: arte e teatro a servizio del Festival ad Ischia

L?altra faccia della filosofia. Disciplina che abbraccia l?arte, la asseconda, talvolta prova a spiegarla. E il Festival ?La Filosofia il Castello e la Torre?, che ha proposto quattro giorni di convegni, talk, dibattiti e laboratori sull?isola d?Ischia ? abbracciando tre luoghi simbolo del suo territorio ? ha messo in scena tre apprezzate manifestazioni artistiche. Che hanno accompagnato i filosofi attraverso i singoli momenti dell?evento. Mettendo in mostra il talento ischitano. Alla Torre di Guevara sono state allestite due personali.

La mostra pittorica di Manuel Di Chiara ha impreziosito gli spazi dell?ultimo piano dell?edificio, raccontando attraverso una prospettiva inedita ?La Nave Madre?, interpretando l?universo delle navi adibite al trasporto delle merci. Classe 1976, Di Chiara si è diplomato al liceo artistico SS. Apostoli di Napoli, completando gli studi all?Accademia delle Belle Arti. Il suo talento si declina attraverso la fotografia e il design (apprezzate, in particolare, le sue creazioni attraverso il riutilizzo di materiale riciclabile) e la pittura, sulla quale si è concentrata l?esposizione nei giorni del Festival.

E nei meandri della Torre, i filosofi e il pubblico hanno interagito, incuriositi, con le opere dello scultore Gabriele Renzullo, che attraverso la personale ?Verticali? ha plasmato materiali alla ricerca di forme e significati: ?La mia vita ? spiega Renzullo - coincide con la ricerca, segnata da studi giornalieri della filosofia e sulla scientificità dell'arte. Tutto può essere semplice, nulla è affidato al caso, rigore e autodisciplina sono un esercizio costante?. La serata conclusiva è stata accompagnata invece dalla rappresentazione, nell?esclusiva cornice del Castello aragonese, de ?Il viandante e la sua ombra?, tratto dall?opera di Nietzsche ?Umano, troppo umano?. Si tratta dell?unico vero e proprio dialogo del filosofo tedesco, adattato con la regìa di Salvatore Ronga e la performance dell?attore isolano Roberto Scotto Pagliara, davanti agli occhi dello scrittore Erri De Luca. ?La filosofia ? spiega il direttore scientifico, Raffaele Mirelli - ha una grossa responsabilità verso l?arte. Ed in questo festival non poteva mancare la sua forza risolutiva nella divulgazione del messaggio. La forza trainante delle opere di Manuel Di Chiara che con un filo rosso ha riportato tutte le navi pilota ad un unicum di riferimento: la materia renzulliana. Gabriele Renzullo ha infatti scolpito con rigore temperato, cristallizzando in questo modo uno strato importante del discorso filosofico, l'audacia di chi si dice filosofo oggi. Infine, come atto sintetico di grande forza, è stato Salvatore Ronga , che con l'inscenare il piccolo dialogo di Umano troppo Umano ha disarmato la platea del festival di ogni pregiudizio verso la madre di tutte scienze. Forte di un giovane talento, Roberto Scotto Pagliara, che ha incarnato con maestria la dicotomia essenziale dell'essere umano tra ombra e luce?. Il Festival, patrocinato dall?Istituto Italiano degli Studi Filosofici e dall?Università degli Studi di Palermo, ha visto tra gli organizzatori il Centro Internazionale per la Ricerca Filosofica di Palermo, l?associazione culturale Insophia e il Circolo ?Georges Sadoul? di Ischia. ?Essenziale anche il contributo di chi ha arricchito il nostro portale con le sue creazioni, da Salvatore Basile a Sara Trani, da Giuseppe Greco a Marco Albanelli, passando per ?The Mother Factory?, autori dell?apprezzato teaser. E ringraziamo ? chiosano gli organizzatori ? chi ha creduto nell?evento, dalla Fonte delle Ninfe Nitrodi a Cantine Mazzella, da Tiratardi a Ischia Sapori, passando per la famiglia Mattera del Castello aragonese?.