Ischia - Da ieri in corso ai "Giardini La Mortella" un incontro internazionale sui georischi marini
E' iniziato ieri mattina a Forio presso i giardini botanici de 'La Mortella' - un convegno internazionale sui georischi marini organizzato dall?Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del consiglio nazionale delle ricerche. Al convegno partecipano 90 studiosi, la metà italiani, gli altri provenienti da 11 Paesi:
Canada, Cina - Taiwan, India, Germania, Francia, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Inghilterra e Norvegia. Un terzo dei partecipanti proviene dall'industria petrolifera il resto dai servizi geologici. 'Il convegno ? spiega il Prof. Francesco Latino Chiocci, ricercatore associato dell?Igag-Cnr e ordinario di geologia marina all?Università La Sapienza di Roma ? è sorto sulla necessità di una comparazione di dati tra i vari partecipanti, ciò in virtù del grande sviluppo tecnologico che è avvenuto nel mondo, basti pensare che in tutti i fondali del mondo ci sono ormai cavi sottomarini, il mondo è attraversato da cavi di ogni genere, e questi cavi spesso incontrano canyon sottomarini, dove sussistono grandi correnti che rischiano di far spezzare questi cavi, o vulcani attivi. L'interesse dell'industria del petrolio ? prosegue il Prof. Chiocci ? è determinato dalla presenza delle piattaforme petrolifere e prima di istallare una piattaforma l'area interessata è studiata ed analizzata. Ecco perchè lo studio dei fondali marini è costante ed ecco perchè è attuale la necessità di uno scambio di informazioni. Abbiamo scelto l'isola d'Ischia perchè l'Epomeo è collassato nella parte meridionale dell'isola, circa 2500 ? 3000 anni fa provocando una gigantesca valanga di detrito che portò, sino a 40 km dall?isola e a 1.000 m di profondità, un?enorme quantità di blocchi grandi come palazzi, generando verosimilmente un maremoto che spazzò tutte le coste del Golfo di Napoli. Nei fondali al largo dei Maronti ci sono detriti 'debris avalanches' (valanghe di detriti) prodotti da questo grande collasso. Quella dei Maronti ? sulla costa sud dell'isola ? è una zona molto delicata perchè si trova in una condizione molto critica, ci sono fenomeni di erosione in presenza al largo di un'improvvisa scarpata e di due canyon marini, la sabbia se supera tale scarpata si disperde quindi nelle profondità marine del Tirreno' ha concluso il Prof. Francesco Chiocci.
Fonte:
www.teleischia.it