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Eventi 2011 - La Festa della Vendemmia a Serrara Fontana
Una festa che celebra la produzione del vino sull'isola d'Ischia, tale produzione ha origini antiche e nei paragrafi che seguono ne viene offerta una breve descrizione. Attorno al 700 a.C. gli Eubei sbarcano ad Ischia e trasformano l'isola nel primo insediamento della Magna Grecia. Vi portano usi e costumi dell'evoluta civiltà ellenica, tra i quali la coltivazione della vite, segnandone per sempre l'alta vocazione. Le cantine vinicole ischitane si propongono di conservare inalterata questa antica tradizione.
I profumi della macchia mediterranea Dalle ricche terre vulcaniche, il caldo sole, la brezza marina, i profumi della macchia mediterranea, i contadini allevano la vite seguendo il metodo classico del guyot. Diverse sono la varietà delle uve coltivate, dal tipico vitigno Biancolella, che probabilmente pervenutoci dalla Corsica, oggi trova in Ischia uno dei pochi se non unico luogo di allevamento di questa particolare qualità di vite. Il forastera, pèndant del Biancolella, come vitigno bianco dell'isola d'Ischia, è alla base dell'Ischia Bianco, e dell'omonimo Forastera d'Ischia, il suo nome deriva probabilmente da un'origine "forestiera" di questo vitigno. La Guarnaccia e il Per'è Palummo ( pie' di rosso) sono le uve rosse alla base dell'Ischia Rosso e del Per'è Palummo. Già nel 1966, con speciale decreto viene promulgata la D.O.C. alla casa vinicola D'Ambra, viene concesso in esclusiva di affiancare alla denominazione Ischia il nome dei vitigni biancolella, forastera e per'è palummo di cui erano già da tanto tempo noti produttori isolani. Una condizione privilegiata che durò sino all'approvazione della nuova legge sulle denominazioni d'origine, la L.164/92. La tipicità dei vini ischitani si riscontra nei loro profumi, l'origano, il rosmarino, la ginestra, il finocchio selvatico, l'erba di campagna influenzano l'aroma dei vini donandogli caratteristiche organolettiche tipiche della zona.
Fonte - [www.ischia.it]