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Eventi 2010 - Premio Ischia di Architettura
Il Premio Ischia Internazionale di Architettura è frutto della collaborazione tra Ordine degli Architetti e Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Napoli e Provincia, l'ANGiA (Associazione Nazionale Giovani Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) e l'ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bio ecologica). Dopo il grande successo riscontrato nella precedente edizione, la manifestazione da evento nazionale si trasforma in internazionale abbracciando l'American Institute of Architects, l'istituzione americana più importante del settore. Il premio si pone l'obiettivo di evidenziare il ruolo e la responsabilità che l'architettura e l'architetto assumono nel processo di trasformazione del paesaggio e di costruzione delle politiche di sviluppo. Un processo dal quale la società può trarre grandi benefici ambientali, sociali, economici ma che negli ultimi decenni invece ha prodotto in Italia degrado ambientale ed impoverimento culturale. I feroci abusi perpetrati a danno dell'ambiente naturale richiedono all' architettura un' inversione di tendenza, una "rivoluzione culturale" che parta dall'equilibrio tra ambiente naturale e ambiente costruito e porti ad una trasformazione del territorio che abbia nei suoi principi la "Bellezza della Natura", la "Bellezza dell'Arte", la "Bellezza della Tecnica".
L'architettura oggi
L'architettura oggi, come nel passato, ha il compito di definire l'identità dei luoghi e degli spazi di una società in continua evoluzione, ma deve insieme confrontarsi con uno scenario radicalmente mutato; deve favorire la crescita culturale e civile del cittadino ma deve anche essere capace di emozionare. L'industria turistica negli ultimi decenni è stata la principale responsabile della devastazione di ambienti naturali di grandissima bellezza in tutto il pianeta. L'edilizia è stata la mano di questa devastazione. L'industria turistica e l'architettura per il turismo hanno anche consentito, d'altro canto, un'enorme democratizzazione del viaggio consentendo a strati sempre più ampi di popolazione di ammirare luoghi un tempo riservati ad un'élite ristretta.
Fonte - Pida - [www.pida.it]