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Un irresistibile soffio di luce Artisti a Ischia
Il terremoto di Casamicciola del 1883 chiuse un´epoca felice per l´isola d´Ischia. La bellezza del posto, la semplicità della gente e, soprattutto, le acque termali, considerate le migliori del mondo per la cura di molti malanni, avevano attirato sull´isola numerosi turisti e, tra essi, artisti più o meno noti. Il pittore svizzero Arnold Böcklin fu l´ultimo grande artista del XIX secolo a trascorrere un lungo periodo di tempo ad Ischia, non tanto perché ammaliato dalle bellezze dell´isola, quanto per curare una dolorosa artrite che, avendogli paralizzato il braccio destro, gli impediva di lavorare, rendendolo nervoso e scostante con gli amici. Nell´isola Böcklin giunse in compagnia di un altro pittore, Hans von Marèes, nell´agosto del 1879, sollecitato dalla figlia Clara e dal genero, lo scultore Peter Bruckmann. Essi l´accolsero a Villa Drago, una locanda la cui struttura è ancor oggi esistente a Ischia Ponte e che già in passato aveva ospitato illustri personaggi. [?] Böcklin a Ischia non dipinse, ma prese appunti che, a Firenze e in Svizzera, avrebbe poi utilizzato per alcune sue opere fondamentali, quali L´isola dei morti, La famiglia dei Tritoni e, forse, Odisseo e Calipso. [?]
La stazione termale più importante dell´epoca
Nell´Ottocento Casamicciola era la stazione termale più importante dell´epoca. Un po´ da tutta Europa, ma soprattutto da Francia e Germania, vi convenivano forestieri per praticare le cure. La qualità delle acque minerali e l´alto livello delle strutture ricettive permisero alla piccola cittadina di divenire un luogo di villeggiatura signorile con una fiorente economia turistica e una stimolante vita sociale. Tra quello di molti altri, giova ricordare il soggiorno casamicciolese di Ibsen, durante il quale il famoso drammaturgo scrisse gran parte di Peer Gynt, considerato il suo capolavoro. Questo periodo aureo, però, fu repentinamente e tragicamente interrotto dal violentissimo terremoto del 1883. [?] Tutta Ischia subì un enorme crollo economico e, conseguentemente, anche socio-culturale, stentando a riprendersi da un periodo di completo oscurantismo che durò fino agli anni ´20 del secolo seguente. In questo periodo buio, tra i pochi coraggiosi che, [?], non rinunciarono alle cure termali, giunse ad ischia, precisamente nel 1905, Emil Nolde. [?] Nel 1921 arrivò sull´isola Hans Purrmann. Inizialmente il pittore trovò alloggio a Casamicciola, ma il clima freddo e umido lo indusse a trasferirsi a Ischia, ove conobbe il pittore-barbiere Luigi De Angelis. Purrmann, passeggiando lungo il porto, vide una bottega di barbiere ove, con l´intento di farsi sfoltire la barba, entrò. Qui incontrò De Angelis: figaro, pittore e suonatore di mandolino alle feste di nozze. Vagando con lo sguardo mentre era seduto su una poltrona del salone, Purrmann vide un dipinto su carta fissato al muro con del sapone da barba e, incredulo che fosse un´opera dello stesso barbiere che lo stava servendo, volle subito acquistarlo. Nacque così fra i due artisti una grande amicizia e Luigi aiutò l´amico tedesco a trovare il primo alloggio a Ischia Porto, presso Villa Laganà, oggi non più esistente. Dopo l´ultima guerra, per molti anni Purrmann abitò presso la Locanda Macrì, dipingendo, in tale periodo, molte vedute isolane e, in particolare, del porto.
Da: Un irresistibile soffio di luce Artisti a Ischia da Böcklin agli anni del Bar Internazionale di Massimo Ielasi | [Imagaenaria Editore - www.imagaenaria.it]