La Bella Ischia

La Bella Ischia

Imbarcatosi sul grande piroscafo a elica "Principe di Napoli", in un meraviglioso pomeriggio di maggio Alexander Olinda inizia un´escursione a Procida ed Ischia. Nulla sfugge alla sua preziosa descrizione, ricca di vividi particolari che invoglierebbero chiunque a posare il proprio sguardo di persona su tali incantevoli lidi: "Questo panorama è stato già decantato ed esaltato in tutte le lingue e culture del mondo, perciò rinunciamo ad una dettagliata descrizione di esso, piuttosto intendiamo solo richiamare alla mente in maniera sollecita e a volo i suoi tratti caratteristici. Il Castel Sant´Elmo, il punto che domina in maniera assoluta il circondario e guarda caparbio e minaccioso dall´alto, resta a lungo davanti a noi formando un anfiteatro di case, palazzi, cappelle e ville. Se le mura di questo castello potessero parlare, di quanto sangue versato furtivamente, di quante lacrime e sospiri potrebbero narrare! L´altura rocciosa di Sant´Elmo spinge verso il mare una propaggine, Pizzofalcone, che su una delle punte meridionali che sporge per largo tratto ospita il Castel dell´Ovo. Se si scruta col binocolo in maniera più accurata il groviglio di case, si resta stupiti per l´abilità con cui si è utilizzato ogni piccolo spazio libero fra i tetti e i singoli piani delle case per piantare alberelli di aranci e limoni, con terrazze piantate a garofani rossi e rose. Giardini pensili di Semiramide tanto decantati nell´antichità come una delle meraviglie del mondo, a Napoli, anche se di proporzioni più ridotte, se ne trovano a migliaia."

Ecco Ischia

La navigazione prosegue e dal mare è possibile scorgere la massa rocciosa di Posillipo, la piccola isola di Nisida, il promontorio di Capo Miseno. Pian piano si delinea il profilo allungato di Procida, che sembra dipinta con pennelli imbevuti in tutte le sfumature di verde per la sua lussureggiante vegetazione in cui risplendono piccole casette bianche. Finalmente ecco Ischia: "Davanti alla città di Ischia il piroscafo effettua di nuovo una sosta. E´ una immagine assai pittoresca quella che si apre davanti ai nostri occhi. Le case, che cingono la costa in una lunga linea, sono separate da giardini ombrosi con fichi, albicocchi, melograni, ciliegi, peschi, noci - il versante montuoso sulla città è coperto di castagni e pini - l´imponente castello domina il cono roccioso legato alla città da un argine in pietra - tutto ciò è di straordinario, affascinante effetto." Olinda ha scelto Casamicciola per il suo breve soggiorno e, nonostante alloggi in un lussuoso albergo moderno, tutt´intorno nella cittadina e nella vicina Lacco Ameno sono ancora particolarmente visibili gli effetti del terribile terremoto che ha colpito l´isola nel luglio del 1883. In due giorni viene seguito il più classico degli itinerari turistici: Casamicciola , Lacco Ameno, Forio, con il suo suggestivo porto, salita al monte Epomeo a dorso d´asino e discesa a piedi da Fontana ad Ischia ed infine visita del Castello. Sul più alto rialzo della cima c´è la chiesetta di San Nicola e da qui si vedono il mare e la terra sottostanti: "Noi abbracciamo con gli occhi tutta la configurazione del golfo: tutte le baie, tutte le isole e le montagne. Sono visibili a nord anche il golfo di Gaeta, i promontori innevati e le punte degli Abruzzi. Un quadro d´insieme di una grandiosità e nel contempo di una bellezza incantevole, come non ce n´è un´altra al mondo e da cui è difficile distaccarsi."

Fonte: "La bella Ischia" - Illustrata da Christian Wilhelm Allers descritta da Alexander Olinda - Traduzione di Nicola Luongo | [Imagaenaria Editore - www.imagaenaria.it]