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Il Comune di Serrara Fontana
Arrampicato sulle pendici meridionali del Monte Epomeo, il comune di Serrara Fontana ha una superficie di 6,7 kmq su cui vivono circa 3000 abitanti (serraresi e fontanesi). Come dice il nome, il comune si divide nelle frazioni di Fontana (dalle numerose sorgenti che la contraddistinguono), a circa 450 mt. sul livello del mare, e Serrara ("serrata" tra i costoni delle montagne) dove ha sede il municipio.
Sant´Angelo
La località più famosa e rinomata dal punto di vista turistico è però Sant´Angelo, un borgo caratterizzato da un istmo naturale di straordinaria bellezza e fascino.
La vetta del monte Epomeo
Sul territorio di questo comune si trova anche la vetta del monte Epomeo, il punto più alto dell´isola: vi si accede da una strada che parte dal centro della frazione di Fontana; il primo tratto presenta pendenze notevoli ma è asfaltato almeno fino al bivio che da un lato prosegue verso la vetta e dall´altro conduce alla base militare Nato di Ischia. Da questo punto comincia il sentiero sterrato che, entrando nel bosco di castagni, conduce verso quota 700 metri dove la vegetazione si fa più rada e comincia ad emergere la tipica roccia tufacea verde dell´isola; attraverso una stretta, e, in alcuni punti, scivolosa mulattiera, si raggiunte la vetta dove subito ci si imbatte nella piccola chiesa scavata nel tufo dedicata a San Nicola: si tratta di un vecchio eremo, risalente a prima del 1459, dove negli scorsi secoli hanno vissuto delle comunità di eremiti. Ancora oggi, negli ambienti dietro la chiesetta si possono ammirare le vecchie cellette dell´eremo scavate nel tufo. Nella chiesa sono presenti tre altari con mattonelle antiche e molto preziose e la statua del Santo che il 6 dicembre di ogni anno viene portata all´esterno della chiesa per la benedizione del luogo. Proprio sopra il blocco di tufo in cui è scavata la chiesa si trova il terrazzo che corrisponde alla cima del monte Epomeo e dal quale si può ammirare uno splendido panorama a 360° su tutta l´isola.
La chiesa dedicata a Sant´Antonio da Padova
Ma torniamo al punto da cui siamo partiti e cioè il centro di Fontana, dove, sulla tranquilla piazza centrale, sorge la chiesa dedicata a Sant´Antonio da Padova: si tratta di un edificio risalente ai primi anni del Settecento ma che di recente è stato restaurato nelle forme e nell´aspetto neoclassico originarie. Dalla piazza antistante, all´ombra di imponenti alberi, si può ammirare un bel panorama sul lato sud dell´isola.
La chiesa di Santa Maria della Mercede
Poco più avanti, andando in direzione Serrara, all´altezza di una curva troviamo l´altra importante chiesa di Fontana dedicata a Santa Maria della Mercede, probabilmente la parrocchia più antica dell´isola in quanto risalente al 1374; le sue forme attuali, però, derivano dai tanti lavori che l´hanno interessata nel corso dei secoli e che hanno pure coinvolto la bella torre con l´orologio che la sovrasta.
La frazione di Serrara
La frazione di Serrara si sviluppa nella sua parte centrale a ridosso del magnifico belvedere che si affaccia sul versante sud-occidentale dell´isola. Si tratta di una terrazza molto ampia dalla quale si possono ammirare le pendici del monte Epomeo che scendono dolcemente verso il mare fino ad arrivare a Sant´Angelo e al primo tratto di costa foriana. Nelle giornate più limpide si possono ammirare all´orizzonte le isole di Capri e dell´arcipelago Pontino. All´inizio del belvedere troviamo la seicentesca chiesa di Santa Maria del Carmine con il suo caratteristico campanile poggiato sull´arco di un ponte. L´interno a due navate, ospita sul lato sinistro dell´entrata, un presepe sempre in esposizione con pregiati pastori fatti a mano.
Le case nella pietra
Proseguendo verso il livello del mare, in direzione Forio, si incontra il tratto forse più pittoresco e bello dal punto di vista paesaggistico. è la zone delle case nella pietra e delle terrazze coltivate a viti arrampicate sulle pendici di questo lato dell´Epomeo. Si tratta di uno spettacolo indimenticabile con le "parracine", le pareti a secco di pietre di tufo verde poste una sull´altra, a reggere metri e metri di terrazze coltivate; con gli enormi massi staccatisi dalla cima del Monte Epomeo e scavati al loro interno come frutti e trasformati in questo modo in abitazioni, cantine , ristoranti. La piccola frazione del Ciglio è ricca di questi esempi di architettura naturale; addirittura, la chiesa principale della frazione, dedicata a San Ciro, ha una facciata rustica tutta ricoperta di pietre verdi. Si tratta di una chiesetta risalente alla seconda metà del Seicento ma restaurata in maniera massiccia dopo il terremoto del 1883 che la danneggiò seriamente; si dispone su una sola navata e all´interno conserva una bella statua di San Ciro.
Le frazioni di Succhivo e Sant´Angelo
Lasciato il Ciglio e le sue colline e passati attraverso la frazione di Panza, che fa parte del comune di Forio, si raggiungono le zone balneari Serrara Fontana, con le frazioni di Succhivo e Sant´Angelo.
Succhivo
Succhivo è una ridente località residenziale immersa nel verde e nella quiete; è caratterizzata da tante piccole villette, residence e alberghetti che permettono di passare una tranquilla vacanza. In alcuni punti si possono vedere anche dei soffioni di aria bollente che fuoriescono dalla crosta terrestre permettendo all´Epomeo di respirare.
Il borgo di Sant´Angelo
Da Succhivo bastano pochi minuti per raggiungere la perla dell´Isola, il borgo di Sant´Angelo: Madre Natura si è dovuta impegnare a fondo per creare un posto così bello e particolare; le case variopinte arrampicate sul costone affacciato sul mare, la lingua di sabbia di 100 metri che collega il borgo all´isolotto sul quale c´era la vecchia torre di Sant´Angelo, le tavernette, le boutique lussuose, tutto ciò contribuisce a fare di questo luogo la maggiore attrattiva turistica dell´isola, meta obbligata di ogni giro dell´isola organizzato. Ad arricchire ulteriormente questo luogo sono le sorgenti termali che danno vita a due bellissimi parchi termali, il Tropical e l´Aphrodite, due giardini vicini al mare nei quali passare una giornata di assoluto benessere in una cornice meravigliosa. Tutto a Sant´Angelo è bello, perfino il cimitero panoramico posto nella zona alta della frazione in prossimità della chiesa di San Michele Arcangelo, un gioiellino di architettura mediterranea abbellito da preziose maioliche di produzione locale. Il sentiero che vi passa davanti si prolunga fino alla celebre spiaggia delle Fumarole e, lungo il suo percorso, offre una visuale completa dell´abitato di Sant´Angelo e dei vicini Maronti, la spiaggia più estesa dell´isola.
La spiaggia delle Fumarole
La spiaggia delle Fumarole rappresenta uno dei posti dell´isola dove maggiormente si può avvertire il respiro dell´Epomeo: dalla sua sabbia fuoriescono vapori bollenti che creano delle saune naturali molto apprezzate dai turisti; in alcune zone la sabbia raggiunge temperature vicine ai 100° C e permette di potersi divertire a cucinare alcuni cibi, come patate, uova o addirittura un pollo, a vapore, sotterrandoli per qualche centimetro. La stessa acqua del mare in alcuni punti poco distanti dalla riva viene riscaldata dai soffioni caldi permettendo la balneazione anche in stagioni più fredde. Per chi è pigro e non vuole percorrere l´impervio sentiero per raggiungere questo luogo, va ricordato che dal piccolo porto di Sant´Angelo partono i taxi-boat che fanno la spola con le Fumarole ma anche con la vicina spiaggia dei Maronti.
La curiosità
Poco prima di arrivare a Fontana, all´altezza di una curva nei pressi di un canyon scavato nel tufo, si può ammirare la particolare casa museo completamente scavata nella parete tufacea. Un esempio di arte di sapersi arrangiare inteso non solo a sfruttare tutti gli spazi disponibili di questa zona angusta, ma soprattutto a usufruire delle ottime qualità climatizzanti del tufo.
Le cinque cose da non perdere
1 - Ascesa al Monte Epomeo
2 - Escursione alle Fumarole, per cucinare il pollo sotto la sabbia.
3 - Serata romantica a Sant´Angelo
4 - Giornata in uno dei parchi termali di Sant´Angelo
5 - Sosta al belvedere di Serrara: il panorama più bello dell´isola
Antonio Castagliuolo