Sant'Angelo d'Ischia - "CucinArt", i sapori di una volta Divina ospita Angelo D'Amico
«Tutti i piatti hanno l?obiettivo di riaccendere in me il ricordo della cucina di una volta. Quando si mette in bocca un ingrediente che compone un piatto, deve riaffiorare nella nostra memoria il sapore capace di riportarci all?infanzia, quindi alle nostre radici. Alzarsi da tavola accompagnati da quelle emozioni da trasferire all?esterno nella quotidianità di ognuno di noi».
Il borgo di Sant?Angelo si prepara ad abbracciare la filosofia dello chef Angelo D?Amico: è lui, già executive chef del Barry di Montesarchio, noto alla critica gastronomica e già vincitore di riconoscimenti e premi tra cui ?Miglior chef emergente del Sud? nel 2010, il protagonista del terzo appuntamento di ?CucinArt Cibo a regola d'Arte?, la rassegna che Divin@ dedica alle eccellenze gastronomiche.
Martedì sera a partire dalle 21, nella baia del Corallo Nero sarà di nuovo protagonista la Cucina con la ?c? maiuscola, grazie alla felice intuizione di Giuseppe Iacono, che - dopo gli ottimi riscontri degli appuntamenti con Pasquale Palamaro e Keisuke Aramaki ? ospita un altro chef decisamente qualificato: classe ?77, D?Amico ha girato grandi cucine, italiane e non solo, ma da qualche anno ha deciso di rientrare nella sua terra con la volontà chiara di valorizzarne il grande patrimonio gastronomico e di portare il beneventano e il Sannio in generale alla luce della ribalta dei gourmand nazionali. Tra le sue esperienze più significative si segnalano quella come executive nella cucina romana di Antonello Colonna, durata ben cinque anni, quella con Carlo Cracco a Milano, con Anthony Genovese al Palazzo Sasso di Ravello, a Oxford, e a Parigi all?Arpege di Alain Passard.
«Il segreto della mia cucina? Scegliere personalmente gli ingredienti freschi ? spiega D?Amico - e ricercare sul territorio locale e campano quei prodotti tipici anche se sconosciuti ?ai più?, riproposti in piatti nuovi e confrontarsi con chef del mio calibro per arricchire le conoscenze e scambiare le esperienze?. Quello che ricerco nella preparazione di un piatto ? prosegue D?Amico - è la semplicità, unita all?attenzione per le materie prime. Ricordo ancora con nostalgia quando ero piccolo, quotidianamente, i miei genitori e nonni, mi educavano ad apprezzare i ?sapori antichi? facendomi degustare le verdure coltivate del nostro orto o quelle che crescevano spontaneamente, la carne nostrana e i formaggi provenienti dagli allevamenti paesani. Il mio paese, posto alle falde del Massiccio del Taburno, ha avuto da sempre una forte vocazione agricola».
La cucina di D?Amico è dunque moderna, evolutiva, ma con profonde radici nella tradizione. Il suo obiettivo è la creazione di piatti innovativi che utilizzano e valorizzano i prodotti locali di qualità. Cucina ?ideativa? ma ancorata alla tradizione a sapori semplici e puri. E così spazia dalla semplicità dei sapori autentici, alla complessità delle tecniche di cottura e preparazione, senza mai mortificare sapori e profumi. Filosofia che trova espressione nelle cose semplici come i pani, o in piatti apprezzati come ?Il Tortello di Bufala? la cui sfoglia di pasta all?uovo, latte e mozzarella di bufala, costituiscono un insieme che coinvolge oltre gusto, tatto e olfatto.
Quanto al menù della serata Divin@, c?è davvero da leccarsi il baffi: l?antipasto prevede Freddo di marchigiana alle spezie, ricotta mantecata e peperoni in agrodolce; il primo è un risotto mantecato alla robiola di bufala con zafferano, cozze, limone e carpaccio di gamberi rossi; per secondo, tonno in crosta di sesamo bianco, spaghetti di zucchine alla mentuccia e maionese wasabi.
Il dessert è «La mia millefoglie scomposta» al profumo di Strega. Il tutto innaffiato dal vino delle Cantine Tommasone. Con un unico obiettivo, naturalmente: riaccendere il ricordo della cucina di una volta.
Divina ? Baia del Corallo Nero
Sant?Angelo d?Ischia
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