Ischia - Le Habanere Rosaria Y Maria Incantano Sant'Angelo

Sabato 23 maggio nell'incantevole scenario del borgo di Sant'Angelo l'attesissimo spettacolo della compagnia teatrale del Teatro d'Aosta ha ottenuto uno strepitoso successo, con lo spettacolo "Rosaria Y Maria Habanere in viaggio, nelle terre del cioccolato". Habanere è la storia di due ragazze. E? la storia di un incontro. Maria arriva da lontano, arriva dal Mediterraneo, dalla costa italiana. E? diretta negli Stati Uniti d?America. E? la fine degli anni Cinquanta. L?Europa riscopre la via dell?Oceano per scappare da un continente reduce dalla Guerra. La ragazza parte su un cargo e arriva al porto de l?Havana. Scende dal suo bastimento all?alba. Esce un sole, un sole nuovo scalda e illumina i suoi passi. Il suo sguardo si ferma dentro una locanda. U canto, uno sguardo, un abbraccio amico l?accoglie. Rosaria è della stessa generazione, parla un?altra lingua ma vive il suo tempo. L?incontro avvicina le due culture. E? come raccogliere in due bicchieri l?acqua di due differenti mari, se si mischiano non si possono dividere. E così Maria e Rosaria imparano a sentirsi, a parlarsi, ad ascoltare le proprie musiche, le proprie storie, a fondere i propri sapori. Trascorreranno giorni e notti. L?ultima notte aspetteranno l?alba. Quando uscirà di nuovo il sole, Maria dovrà proseguire il suo viaggio. Un altro porto e un altro approdo l?attende, il miraggio si chiama Ellis Island. Ma quell?alba, quel nuovo sole che spunta, un po? caraibi e un po? Napoli la convince a restare. Perché il viaggio non è solo spostamento tra una partenza e un arrivo. Il viaggio è una specie di evoluzione che si può vivere tra anni e chilometri. Esistono buoni motivi per partire, ottimi motivi per restare, grandi amicizie e grandi amori che fanno cambiare le rotte. di L. Viano e A. Cappai con Stefania Ventura e Fabrizia Scapinello musiche di Giorgio Negro costumi di Cristina Pollo in collaborazione con Michele Boné luci di Marco Bonavida regia di Livio Viano. Sant'Angelo La località più esclusiva dell´isola ha una storia antica, lontana dalla moderna mondanità. Lo storico locale più illustre, Giuseppe D´Ascia, ne parla così: Dalla parte meridionale dell´isola, fra le colline e la spiaggia, sorge un casale detto di S. Angelo, perché avvi su di una collina una chiesetta di questo titolo. Un cono di lava di terra lapillosa, ossia pozzolana di color di ossido di ferro giallo, è congiunto coll´isola da una lingua di arena quarzosa che forma un istmo di circa 100 piedi largo e 300 lungo (il piede equivale a 30, 48 cm, ndr.). Fino ai primi anni del volgente secolo sulla sommità del suo cono vi era una regia torre, con grossa artiglieria per custodia della costa, la quale torre crollava per effetto di espulsione nell´attacco raccontato, fra la flotta anglo-sicula e il presidio, nell´epoca dell´occupazione francese; i ruderi delle sue mura smantellate e diroccate rimangono tuttora in piedi. Due case commode e decenti, appartenenti a padroni di legni da traffico, sono le sole che si osservano al piede di detta penisola, il resto del caseggiato è alle pendici di un promontorio, e si spazia sulle collinette in pittoresca forma. Alla pesca ed al traffico sono addetti i Santangelesi. Le colline di Cugno-lungo, di Rofano, della Madonnella, e di Guetri spalleggiano il casale. A queste vicinanze scorrono le rinomate acque termo-minerali di Cava-Oscura. Tratto da G. D´ASCIA, Storia dell´Isola d´Ischia, 1867, pag. 488.