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Ciak d'oro per l'ischitano Leonardo Di Costanzo
Tutti pazzi per Leonardo Di Costanzo. L'apprezzato regista di origini buonopanesi continua a riscuotere consensi per il suo primo lungometraggio, il bellissimo "L'intervallo", un racconto d'amore spezzato nella periferia violenta di una metropoli contemporanea che ha convinto la critica e lanciato l'autore nel firmamento dei registi italiani, complice il successo alla 69° Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti. E l'eco della pellicola, ambientata nell'ex ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, abbandonata da anni, non si è certo spenta: nell'edizione 2013 dei Ciak d'oro la serata dei premi ideati dal mensile di cinema più popolare in Italia, il film di Di Costanzo ha fatto incetta di riconoscimenti. Agigudicandosi, tanto per cominciare, il premio come miglior opera prima. E del resto per Di Costanzo, già decisamente apprezzato per i suoi documentari, si è trattato di un vero e proprio "battesimo" con questo film la cui sceneggiatura è stata scritta con Mariangela Barbanente e Maurizio Braucci, autore di punta della nuova narrativa italiana e sceneggiatore, tra gli altri, dei film Gomorra e Reality di Matteo Garrone. Ma "L'intervallo" si è aggiudicato anche il premio al miglior produttore, andato a Carlo Cresto-Dina ri Tempesta Film e Tiziana Soudani di Amka (con Paolo Del Brocco per Rai Cinema), produttori della pellicola di Di Costanzo.
Fonte - Il Golfo