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Alla Biblioteca Antoniana di Ischia "Fotografia e Natura in Campania"
Un patrimonio di biodiversità da custodire gelosamente, catturato dall'obiettivo di un giornalista e fotografo di origini ischitane specializzato nei reportage naturalistici. Martedì pomeriggio alla Biblioteca Antoniana (inizio ore 17), Giuseppe Farace presenta, con la collaborazione del quotidiano "Il Golfo" e il patrocinio del Comune di Ischia, il suo lavoro "FOTOGRAFIA E NATURA IN CAMPANIA", uno spettacolare viaggio attraverso la fauna della nostra regione, con uno sguardo particolare sugli uccelli che sorvolano i nostri cieli e nidificano anche sulla nostra isola. E', a pochi giorni dall'inqualificabile episodio della cicogna presa a fucilate a Piano Liguori, l'occasione giusta per promuovere la giusta conoscenza e sensibilizzazione verso la natura e gli animali e, al contempo, un'occasione per comprendere i segreti di un professionista dell'obiettivo, legato all'isola da un amore viscerale. «Ischia potrebbe essere un vero e proprio paradiso, se ogni scelta, politica e sociale, fosse fatta in una prospettiva di sviluppo eco-compatibile - ha spiegato Farace -. Per un'isola che basa la propria economia sul turismo, la valorizzazione degli aspetti ambientali è fondamentale. Attività come le escursioni naturalistiche e la pratica del birdwatching devono essere incentivate per attrarre un moderno eco-turismo che è molto sviluppato altrove, in particolare nei Paesi del centro e nord Europa dove esistono tante agenzie che si dedicano all'organizzazione di viaggi riservati ai birdwatchers». «Il mio reportage - ha aggiunto - vuole essere la mia risposta civile a quei delinquenti che sparano "per divertimento" a una cicogna. Invito tutti gli isolani che condividono con me un desiderio di rinnovamento, mirato alla diffusione di una mentalità basata sul rispetto e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale, a venire alla Biblioteca Antoniana di Ischia Porto, Martedì 2 Aprile, alle ore 17. Spero che non sia troppo tardi per imboccare una strada nuova».
Fonte - Il Golfo