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Arte, Cultura e Tradizioni

Arte, Cultura e Tradizioni

Ischia non è solo bellezze naturali e terme; anche dal punto di vista culturale, infatti, presenta interessanti spunti che la rendono molto appetibile per chi è appassionato di arte, folklore e cinema.

Ad Ischia fin dall´epoca greca si è prodotta arte: i vasi di Pithekussai sono il primo manufatto d´eccellenza dell´isola. Celeberrima è in tal senso la Coppa di Nestore, risalente al 725 a.C. e caratterizzata da una delle più antiche iscrizioni metriche in lingua greca. Il testo di questa iscrizione, scritto in direzione retrograda, secondo l´usanza fenicia, recita queste parole: "Di Nestore … la coppa buona a bersi. Ma chi beva da questa coppa, subito quello sarà preso dal desiderio d´amore per Afrodite dalla bella corona". Probabilmente, in questi tre versi, si fa allusione ad una analoga coppa descritta nell´Iliade di Omero; quel che è certo è che si vuole celebrare il vino isolano, che a quanto pare già all´epoca aveva un´ottima qualità. Oggi questo importantissimo reperto archeologico è conservato nel Museo Archeologico di Lacco Ameno.

In epoca romana sull´isola ci si specializzò, invece, oltre che nelle ceramiche anche nella lavorazione dei metalli: armi, fibule, utensili sono stati trovati nelle rovine sommerse della cittadella romana di Aenaria.

Nel Medioevo si continuò a produrre ceramiche ma iniziò anche la lavorazione della seta nel Borgo di Celsa, nella zona dell´attuale Ischia Ponte: i preziosi manufatti prodotti sull´isola venivano commerciati con la terra ferma e contribuirono ad arricchire la classe mercantile isolana.

Con il Cinquecento si può cominciare a parlare di arte e letteratura isolani: Vittoria Colonna rende, infatti, il Castello Aragonese cenacolo letterario di prim´ordine, capace di ospitare personalità del calibro di Iacopo Sannazzaro, Giovanni Pontano, Bernardo Tasso, Annibale Caro.

Il Seicento è, invece, il secolo dell´architettura religiosa: la maggior parte degli edifici di culto isolani, infatti, risale a quel periodo. Sempre al Seicento risale uno dei pittori isolani più importanti, Cesare Calise, tardo manierista che non aderisce al filone naturalista in voga in quel periodo a Napoli, rimanendo fermo ad un´arte devozionale ormai superata. Fu comunque artista prolifico e molte sue opere sono presenti nelle chiese isolane, soprattutto nella zona di Forio dove il Calise era nato.

Il Settecento è, invece, caratterizzato dalla figura di Alfonso di Spigna, altro importante pittore locale. La sua è un´opera molto ricercata e caratterizzata da tematiche devozionali risolte con largo uso di lineamenti delicati e soavità espressive. Ricche delle sue pitture sono molte chiese isolane, a testimonianza di una grande attività e di una certa confidenza con gli ambienti ecclesiastici ischitani del tempo.

Ma il secolo del boom culturale isolano è stato senza dubbio il Novecento, quando Ischia ha dato i natali ad un gran numero di pittori e scultori e ha ospitato celebrità internazionali. Soprattutto a partire dal dopoguerra, Ischia ha visto svilupparsi una corrente di artisti contemporanei di grande vivacità: questi, ispirati dalla presenza sul territorio isolano di grandi artisti quali Aldo Pagliacci, Renato Guttuso, Enrico d´Assia, Eduard Bargheer, Ernst Bursche, hanno prodotto un gran numero di opere che oggi abbelliscono le dimore delle famiglie benestanti isolane. Vanno, allora, ricordate le figure carismatiche di Bolivar Patalano, Mario Mazzella, Luigi Coppa, Clementina Petroni, Michele Petroni, Gabriele Mattera, Michele Cocchia, Raffaele Di Meglio, Giovanni Di Costanzo, Raffaella Bacarelli, Aniellantonio Mascolo, Luigi De Angelis, Francesco De Angelis, Vincenzo Funiciello, il meglio della produzione artistica locale degli ultimi cinquant´anni.

Non va altresì dimenticata la produzione di ceramiche che resiste al passare dei secoli e rappresenta la forma di artigianato locale più antica nel tempo: gli ultimi anni hanno visto alla ribalta in questo settore le figure dei fratelli Mennella e di Taki.

Ma Ischia è stata anche il set cinematografico di importanti films.

Per quel riguarda le tradizioni ed il folklore, ampio e variegato è il quadro isolano. Al primo posto tra gli episodi folkloristici si inserisce sicuramente la 'Ndrezzata: si tratta di una danza molto coinvolgente effettuata da un corpo di ballo in abiti caratteristici che si muove in maniera frenetica al suono di strumenti d´occasione quali aste di legno, tamburelli e "triccheballacche"; a menare le danze è un capobanda che segna il ritmo e guida gli altri membri del gruppo. Sulle origini di questa danza ci sono diverse ipotesi: la più plausibile sembra ricondurre ad una lite tra gli abitanti delle contrade di Barano e Buonopane. Proprio la zona di Buonopane è oggi quella nella quale c´è il gruppo di 'Ndrezzata più importante dell´isola, una compagine che si esibisce nelle feste padronali e nelle sagre di tutta l´isola, ma che talvolta viene invitata anche per tournee all´estero nelle zone dove più forte è la presenza di emigrati provenienti da Ischia.

Tante sono, poi, le feste popolari religiose e laiche. La festa di Sant´Anna è senza dubbio la più conosciuta: si svolge il 26 luglio di ogni anno quando, nella meravigliosa cornice del Castello Aragonese, si svolge una gara tra i sei comuni dell´isola che presentano ognuno un proprio carro allegorico galleggiante. Al termine della sfilata, che avviene tra due ali di barche dalle quali si può ammirare lo spettacolo, c´è la proclamazione del vincitore seguita dall´incendio del Castello che si illumina di colori molto affascinanti. Allo scoccare della mezzanotte chiude la serata un´affascinante spettacolo pirotecnico che illumina la baia di Cartaromana di colori variegati.

Le feste religiose più tradizionali, ma anche più importanti, sono quella di San Vito e quella di Santa Restituta. La festa patronale dedicata a Santa Restituta è forse quella più seguita in quanto si tratta della Santa patrona dell´intera isola, oltre che di Lacco Ameno, il comune che la ospita.

Si tratta di una festa che dura tre giorni dal 16 al 18 maggio: il corso principale, che dalla chiesa conduce al porto, è abbellito da luminarie, bancarelle e piante in fiore. Il primo giorno è caratterizzato dalla riproposizione dell´arrivo della salma della Santa nella baia di San Montano con l´incendio della barca che trasportava la fanciulla africana. Il secondo giorno, invece, la statua della Santa viene portata via mare su un traghetto da dove benedice la costa di Lacco  Ameno e Casamicciola. La Festa si conclude con i fuochi d´artificio del terzo giorno dopo che la Santa è stata portata in processione per le strade del piccolo comune. Uno spettacolo pirotecnico che spesso prevede lo sparo dei fuochi direttamente dal mare o dalle scogliere antistanti il corso Rizzoli, dove si svolge il grosso della Festa.

La festa patronale di San Vito è la più lunga dell´intera isola: essa, infatti, si svolge in quattro giorni da 14 al 17 giugno nel comune di Forio. Approfittando del miglior periodo dell´anno dal punto di vista climatico, la popolazione foriana si riversa nelle strade del comune per vivere le tante manifestazioni, sia religiose che laiche, organizzate in questi quattro giorni. Molteplici sono le processioni nelle quali la bella statua argentea del Santo è portata sulle spalle dai fedeli lungo le strade principali di Forio. Il giorno 16 giugno addirittura la statua viene imbarcata per essere portata via mare lungo l´intera costa occidentale dell´isola. Ma la caratteristica principale di questa Festa sono gli straordinari giochi pirotecnici che si tengono in due momenti: il 15 giugno, il giorno in cui cade la Festività, e il 17 giugno, quando, per concludere la festa, si tiene uno spettacolo pirotecnico che di solito vede in gara due fuochisti che si sfidano a colpi di effetti ottici e novità come fuochi accompagnati da musica.

Altre Feste meritevoli di menzione sono la Festa in onore dell´unico santo nato ad Ischia, San Giovan Giuseppe della Croce che si svolge in diversi giorni nella prima settimana di settembre, quando, nella splendida cornice di Ischia Ponte, si svolgono tante manifestazioni in onore del Santo patrono dell´intera isola quali processioni, una anche via mare, messe all´aperto e concerti.

Nel periodo di Pasqua tante sono le manifestazioni legate alla Passione e Resurrezione di Cristo: ancora una volta un ruolo di primo piano lo veste la popolazione di Forio che organizza due eventi di grande  impatto. Il giorno di Venerdì Santo si svolge l´Actus Tragicus, nel quale si ripropongono gli ultimi momenti di vita di Cristo con attori reali che recitano le varie tappe dalla Passione; la conclusione della rappresentazione si svolge nella splendida cornice del piazzale del Soccorso, dove si svolge la Crocifissione, dopo che il corteo, con a capo Gesù che porta la croce, ha attraversato il corso principale del paese.

Il giorno di Pasqua, invece, si svolge la Corsa dell´Angelo, con la quale si intende rappresentare la scoperta da parte della Madonna della Resurrezione di Cristo. Le statue della Madonna, di San Giovanni, di Gesù risorto ma soprattutto quella dell´Angelo annunciante la Resurrezione, vengono portate sulle spalle dai membri della Congrega che organizza l´evento: particolarmente emozionante è il momento della corsa dell´Angelo tra due ali di folla e lo scatto della Madonna che, alla vista del figlio risorto, comincia a correre perdendo il velo che le copriva il volto. Analoga rappresentazione, ma in scala ridotta, si svolge pure a Lacco Ameno.

Anche il periodo natalizio prevede feste e manifestazioni di grande fascino legate soprattutto alla tradizione di pescatori dell´isola: così il giorno della vigilia in tante parti dell´isola si svolgono mercati di pesce fresco all´aperto con altri eventi a margine: così, a Forio si prepara la pasta e fagioli da offrire a tutti coloro si recano al mercato nelle prime ore del mattino; ad Ischia Ponte si prepara il baccalà fritto sulla spiaggia dei pescatori; il baccalà viene offerto un po´ ovunque, mentre a Casamicciola aggiungono le alici fritte e nelle zone più alte dell´isola si prepara pure la pizza di scarole. In ambito religioso, poi, vanno segnalate le due novene di Natale che si svolgono a Fontana e Casamicciola, dove ogni giorno prima di Natale si tiene una messa alle 5 del mattino che comincia col buio e deve terminare al buio.        

Antonio Castagliuolo

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